Al Chioso 8
Lavorando sul concetto di città spugna, il progetto, commissionato da un’importante fiduciaria, vuole incrementare il valore ecologico dei suoi spazi esterni, in modo da renderli capaci di accogliere gli effetti del cambiamento climatico. L’area che circonda l’edificio è di calcestre proveniente dal vicino mendrisiotto, questo rende le superfici porose e ottimizza la gestione dell’acqua trasformando il luogo in un’isola di freschezza con qualità ecosistemiche e naturalistiche.
Elemento caratteristico della proposta è una collezione di felci – declinate in funzione della diversa esposizione al sole, alcune sempreverdi – che creano habitat ricchi di vita e abbelliscono la città con campiture verdi a bassissima manutenzione.
Un filare di gelsi crea continuità con il viale e immette lo spazio all’interno della rete connettiva urbana. Gli spazi legati alle strade rappresentano un importante spazio pubblico per la cittadinanza, inoltre, è essenziale avere quanti più alberi possibili, per strutturare il paesaggio, produrre ombra e filtrare l’aria. È un progetto esemplare perché, pur essendo uno spazio privato, contribuisce alla qualità urbana complessiva. Ci ricorda quanto lo spazio privato – o meglio la somma degli spazi privati – sia essenziale per la qualità della vita in città.